...fabulazioni..., 2008 Il progetto della video-installazione ...fabulazioni... è nato dall'idea di “phantasmata”, come apparizione di immagini derivanti da impressioni sensoriali ed esistenti, percepite nel nostro mondo interiore, impalpabili fantasmi della nostra immaginazione.
Quattro veli di tulle, disposti ad una certa distanza, si dispongono nell'ampiezza dello spazio espositivo: le immagini di una proiezione video, attraversandoli, sembrano sfiorarli in modo aereo ed impercettibile, e sostare fugacemente, formando a strati, come i passaggi dei grigi di un’ombra o un'eco, una sorta di luogo trasognato, al tempo stesso vivo, sia per la possibilità tecnica dello strumento video, come registrazione di movimento, sia per la volatilità degli stessi veli, sensibili ai flussi d’aria.



Video-installazione sonora (ciclo continuo - 3,39 min.): riprese ravvicinate e rallentate si susseguono ad altre distanziate ed accelerate, suggerendo un gioco caleidoscopico, che tende a dissolversi in un buio totale



I quattro veli dell’installazione ...fabulazioni... creano una dissolvenza delle immagini video, invadendo l’ambiente e, al tempo stesso, dando forma ad una spazialità prospettica


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Documentazione dell’installazione per l’evento “HER WAY” allo Scalo San Donato di Bologna, 23 ottobre 2010



...fabulazioni... è una video-installazione concepita per dare forma ad un contenuto dell’inconscio e della memoria collettivi.
“Fabula”, etimo di “favola”, nel significato d’origine è una breve narrazione, in prosa o in versi, in genere di intento morale o didascalico, avente per oggetto un fatto immaginario, in cui i protagonisti sono per lo più cose o animali ( es. le favole di Esopo, La Fontaine...).
Con questo termine s’intende, nel senso più comune, un racconto popolare con personaggi immaginati, quali fate, gnomi, streghe e simili, spesso con intenti educativi.
Per estensione, poi, viene ad indicare qualsiasi racconto o argomento fantastico, misterioso o mitico...
Per “fabulazione” s’intende la produzione immaginaria del pensiero espressa in forma di racconti, più o meno coordinati, oppure in forma di discorsi totalmente incoerenti alle circostanze.
Dall’idea di “phantasmata”, come apparizione di immagini derivanti da impressioni sensoriali ed esistenti, in quanto percepite nel nostro mondo interiore, impalpabili fantasmi della nostra immaginazione, trae origine questo lavoro.